4 mag 2012

Sabato 5 maggio 2012 nella chiesa di Santa Caterina in Padova, alle ore 17
avrà luogo il 2° incontro-concerto su

"CONOSCERE IL PATRIMONIO DEGLI ORGANI STORICI e ARTISTICI DI PADOVA"

 l'organista e compositore M° Oliviero De Zordo eseguirà musiche di: Andrea Gabrieli, Jan Pieterszoon Sweelinck, Baldassarre Galuppi, Antonio Vivaldi, Alessandro Marcello, Giovanni Battista Pescetti, Oliviero De Zordo.

programma
- Anonimo  Veneto sec. XVI    Canzon detta “La Casata” a 4
- Andrea Gabrieli   Venezia 1533-1585   Canzon prima “Qui la dira”
- Jan Pieterszoon Sweelinck  Amsterdam 1562-1621    6 Variazioni sopra “Mein Junges Leben Hat
Ein End” (La mia giovane vita è spezzata)
- Baldassarre Galuppi  Burano 1706-1785    Adagio dalla Sonata in re maggiore
- Antonio Vivaldi Venezia 1678-1741    Largo dal Concerto in do magg. per flauto
piccolo e archi (trascriz. O. De Zordo)
- Alessandro Marcello  Venezia, Padova 1669-1747  Adagio dal Concerto in do min. per oboe
Trascrizione per tastiera di J. S. Bach
- Giovanni Battista Pescetti Venezia 1704-1766   Allegro dalla sonata n. 8 in do magg.
- Oliviero De Zordo        Divagazioni sopra “Rondinella graziosa e bella…” di Tartini


OLIVIERO DE ZORDO ha compiuto gli studi musicali in Pianoforte, Composizione, Canto
corale e direzione di coro, Organo e composizione organistica presso i Conservatori di Venezia e di Padova. Si è dedicato ai più svariati generi musicali: dalla musica antica all'avanguardia, dal jazz alla musica etnica e sono al suo attivo numerosi concerti sia come solista che in diverse formazioni strumentali. Ha costituito e diretto per un decennio “Il Convivio Musicale”, la cui ricca strumentazione, ha consentito la realizzazione di programmi tematici dalle danze strumentali medievali alle composizioni in doppio coro del primo barocco veneziano. Ha fondato anche l'"l’Ensemble Kaleidos" per il quale compone, ricerca ed elabora musiche di ispirazione popolare internazionale nonché classica e jazzistica. Per le sue composizioni e improvvisazioni si avvale anche del supporto di tecnologie all'avanguardia che gli consentono una ricerca timbrica particolarmente raffinata.
E’ inoltre molto apprezzato per le sue improvvisazioni estemporanee e tematiche che spesso include nei suoi recitals dando prova di conoscere in maniera approfondita i vari stili musicali.
Tiene corsi di aggiornamento sull'analisi musicale e interpretazione stilistica ed è stato più volte membro in commissioni di concorsi. Collabora da parecchi anni con la SIEM, associazioni ed enti pubblici, proponendo lezioni-concerto e conferenze per giovani e adulti su diversi argomenti musicali.
Già docente di Cultura Musicale Generale, Armonia, Contrappunto, Fuga e Composizione presso
il Conservatorio di musica "Pollini" di Padova, dove ha tenuto anche seminari di arrangiamento e improvvisazione al corso sperimentale di Etnomusicologia.
Ha composto, su commissione medica, brani a scopo terapeutico; molte delle sue composizioni sono state diffuse da radio e tv nazionali e internazionali e incluse in CD tematici.

Discografia: “IL VIAGGIO” 10 brani, 1995, “ETNIE CONTAMINAZIONI con “Ensemble Kaleidos” 15 brani, 2009. ( http://www.myspace.com/olivierodezordo/music )


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L’Organo della Chiesa di Santa Caterina in Padova

L’attribuzione dello strumento rimane incerta, almeno allo stato attuale delle ricerche.
In data 28 gennaio 1782 è attestata la presenza di un organo sopra la porta centrale della chiesa del monastero di S. Paolo, che sorgeva nei pressi di ponte Molino. Soppresso il monastero, lo strumento fu trasferito nella chiesa di S. Caterina nel 1844. In una dichiarazione scritta, del 1884, il Vicario di
S. Caterina afferma che lo strumento esistente in chiesa è opera di Angelo Agostini, padovano.
Nel 2005 la Premiata Fabbrica Organi Zanin cav. Giuseppe & Figlio, ha accettato la sfida di riportare in vita l’organo gravemente compromesso dall’abbandono e dall’inattività, rendendo lo strumento di particolare pregio.

La timbrica conserva comunque l’impronta settecentesca con le imconfondibili caratteristiche della gloriosa Scuola Organaria Veneta.
Il suo ripieno a file separate e i suoi registri “da Concerto” ne fanno un modello di Scuola Callidiana.
La composizione dei registri è quella tipica del Settecento Veneto. In Padova è una delle rarissime testimonianze dell’epoca e costituisce un esempio d’alto valore storico ed artistico.
La facciata è di 23 canne, con labbro superiore a mitria, disposta a cuspide con ali ascendenti con alla base i Tromboncini.
La tastiera è di 50 note (do1 – fa5) con prima ottava corta e tasti diatonici ricoperti in bosso e tasti cromatici in ebano.
La pedaliera di 18 pedali (do – la), è corta e disposta a leggio; l’ultimo pedale aziona il rullante.
I registri sono comandati da tiranti a “pomello”, disposti in due file verticali, sulla destra della tastiera; il “tiratutti” del ripieno è a manovella.
Fila interna: Principale 8 bassi - Principale 8 soprani – Ottava - Decima quinta –
Decima nona - Vigesima seconda - Vigesima sesta - Vigesima nona –
Contrabbassi al pedale – Ottava di Contrabbassi.
Fila esterna (Registri da “Concerto”): Voce umana soprani - Fluta reale soprani –
Flauto in ottava bassi – Flauto in ottava soprani - Flauto in dodicesima –
Cornetta - Tromboncini bassi – Tromboncini soprani -
Tromba reale al pedale.
Lo strumento si presta mirabilmente all’esecuzione del repertorio italiano che spazia dalle origini della tradizione organistica fino al XIX secolo, nonché di musiche contemporanee appositamente scritte per questo tipo di strumento





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